Nell'area principale del laboratorio troviamo diversi banchi da lavoro, sopra i quali si svolge la maggior parte delle lavorazioni di riparazione giornaliere. Il banco principale è oramai abbastanza datato ma svolge tutt'oggi egregiamente il proprio dovere essendo stato costruito al tempo appositamente per l'orologiaio. Per tutti i lavori di smontaggio, rimontaggio delle casse e dei bracciali viene invece utilizzato un banco costruito per l'artigiano orafo. Quest'ultimo risulta molto solido ed estremamente stabile, ottimo quindi per avere il pieno controllo durante le varie operazioni.
In ognuno di questi banchi è presente una grande quantità di piccola utensileria fondamentale per poter eseguire le operazioni più disparate. Oltre agli utensili di piccolo taglio presenti nei vari cassettini, è indispensabile tenere sempre a portata di mano strumenti per ogni tipo di lavorazione, come l'antica punzoniera Bergeon o le potenze micrometriche prodotte dalla Horia e dalla Seitz. Inoltre, per lavorazioni più specifiche si utilizzano utensili meno diffusi, come il "Luthy tool", strumento indispensabile per lavori di ripristino e restauro delle antiche spirali, ed anche l'échappemètre, piccolo supporto per poter regolare al centesimo la posizione delle leve dell'ancora.
Nell'area opposta del laboratorio troviamo la sala dedicata alla lucidatura ed al restauro di casse e bracciali. Tutti i macchinari di questo reparto, a differenza dell'area dedicata all'orologeria meccanica, sono di concezione e produzione moderna. Oltre alla moderna pulitrice con velocità variabile è stato necessario acquistare un banco dedicato esclusivamente a questo tipo di lavorazioni. Nello specifico è stato scelto un banco da orafo in metallo che risulta sicuramente più resistente all'usura rispetto ai classici banchi in legno.
Per una corretta lavorazione di tutte le geometrie presenti nelle casse e nei bracciali è indispensabile l'utilizzo del lapidello. Questo macchinario, prodotto dall'azienda italiana Ciclope, permette diversi tipi di lavorazioni su casse, lunette e bracciali. Per ottenere risultati soddisfacenti non è sufficiente il semplice utilizzo del disco, ma c'è bisogno di implementare il tutto con accessori dedicati alle specifiche lavorazioni. Ne è esempio il tavolo reclinabile che nello specifico è stato prodotto dalla ditta elvetica Crevoisier ed il carrello girevole costruito invece dalla Greiner.
Sono presenti nel laboratorio tre diversi torni, essenziali per ogni lavoro di ricostruzione o restauro. Il "Favorite 50" è sicuramente il più completo; recentemente revisionato e rettificato in un laboratorio svizzero, non dimostra affatto i suo oltre cinquanta anni. Questa macchina, grazie ai molti accessori disponibili (tutti intercambiabili con il "Bergeon 50"), permette praticamente ogni tipo di ricostruzione. Per completare e velocizzare i processi si utilizzano spesso anche due tornietti leggermente più piccoli: un classico Boley 8 millimetri ben accessoriato ed un piccolo Steiner "tra i centri" utile per lavorazioni veloci, soprattutto per quelle di piccola pendoleria e sveglie.
Per lavorazioni più particolari, come la foratura "fuori centro" o il restauro di antichi rubini incastonati, si tornisce ancora utilizzando il "burin fixe". L'utensile, prodotto nella seconda metà del 1800, è stato completamente restaurato negli ultimi anni ed è ora perfettamente funzionante. Tra i banchi della tornitura troviamo inoltre l'utilissimo "Tour a polir le vis", tornietto creato appositamente per l'esclusiva lavorazione di ripristino della testa delle viti. In ultimo, è indispensabile menzionare il tornietto a pivottare; questo utensile risulta davvero indispensabile sia durante i lavori di ripristino e restauro di orologi antichi sia durante le lavorazioni di ricostruzione dei componenti meccanici.
Per la pulizia dei meccanismi si utilizzano due diverse lavatrici per orologi prodotte rispettivamente negli anni Sessanta e Settanta dall'azienda tedesca Elma. Questi macchinari non hanno i comfort dei loro successori ma, se utilizzate con i giusti liquidi e le corrette impostazioni, svolgono ancora egregiamente il loro dovere. Per orologi particolarmente sporchi ed usurati si procede prima con un bagno in ultrasuoni per poi passare il tutto nel ciclo delle lavatrici. Oltre alle due vasche ad ultrasuoni si utilizza, soprattutto per la pulizia delle casse e dei bracciali, una vaporiera ad 8 bar utilissima per la rimozione dello sporco più profondo.
Uno degli aspetti più delicati durante la fase di rimontaggio delle casse è sicuramente legato all'ottenimento di una buona impermeabilità dell'oggetto. Il laboratorio utilizza una modernissima Witschi Proofmaster M con annessa stampante termica distribuita dalla Beco. Questo macchinario, utilizzato anche da tutte le più prestigiose Maisons, garantisce risultati affidabili grazie alle diverse funzionalità presenti in esso. Per test molto più rapidi si può utilizzare la Leak Finder 2000 prodotta dalla Elma mentre, per il controllo delle varie microfessure si utilizza il tester Calypso che, nonostante i suoi oltre quaranta anni, svolge tutt'oggi il proprio dovere.
Al giorno d'oggi risulta sempre più difficile trovare i vari ricambi, è fondamentale quindi avere una piccola fornitura personale. Le diverse cassettiere presenti nel laboratorio permettono di avere a disposizione ricambi originali sia d'epoca che moderni. Si possono notare varie scatole di vecchi movimenti, oltre alle immancabili cassettiere originali dell'epoca contenenti assortimenti completi di vetri di ogni genere e forma, molle, corone, assi ed alberi di carica.