0
Le Riparazioni

Royal Oak Chronograph

Sul banco un moderno cronografo marchiato Audemars Piguet, si tratta nello specifico, del modello Royal Oak 39 millimetri.

Il movimento di questo crono non è concepito dalla manifattura di Le Brassus ma, come purtroppo spesso capita anche nell'alta orologeria, si tratta di un calibro prodotto da un'azienda terza, nello specifico un Frederic piguet 1185.
Il calibro è spesso utilizzato in orologi di medio/alto prestigio; è un cronografo di concezione moderna che mantiene però lo smistamento tradizionale della cronografia: la ruota a colonne.
Nel segnatempo qui rappresentato, troviamo la versione automatica (FP 1185) e non la più comune a carica manuale (FP 1180); tuttavia le finiture non risultano eccelse.
Nel complesso però il meccanismo risulta essere piuttosto solido e prestante. Particolare il suo lunghissimo martello di rimessa a zero ed il singolo ponte che nasconde tutta la parte cronografica. Tecnicamente, l'aspetto migliore del Frederic Piguet è sicuramente l'innesto verticale della cronografia. Questo innesto, utilizzato solamente in cronografi di nuova generazione, è sicuramente meno elegante da un punto di vista estetico se paragonato ad un innesto laterale classico, ma meccanicamente molto più efficiente.

Cassa - Quadrante

Iniziamo svitando le viti del fondello.

L'incisione del modello: Royal Oak. Rimosse le viti di tenuta si estrae l'orologio dalla cassa.

Il rotore in oro 18kt. Questa è probabilmente l'unica vera raffinatezza aggiunta da AP rispetto al calibro "base".

Si nota subito un quadrante piuttosto danneggiato. Qui l'indice ad ore 2.

Da notare, inoltre, un evidente disallineamento dei fori rispetto ai perni della platina.

Il dettaglio del foro della ruota ore.

Il movimento

Spesso, nonostante si parli di segnatempo molto costosi, l'attenzione che si ha nei confronti dell'oggetto non è assolutamente maniacale. Capita di incontrare possessori di orologi un pò "distratti" che imprudenti entrano in doccia senza avvitare i pulsanti o la corona allagando quindi il meccanismo. Allo stesso tempo, è necessario però che le case di orologeria siano decisamente più attente a dichiarare eventuali impermeabilità (50 metri nel caso specifico).

Il Royal Oak è un orologio che, nel mio modesto parere, non dovrebbe mai entrare in contatto con l'acqua. E' un orologio particolare e bellissimo, un segnatempo che ha fatto la storia dell'alta orologeria grazie soprattutto alla forma straordinaria della sua cassa. La cassa, seppur bellissima, non è però adatta a mantere l'impermeabilità dell'orologio: a proteggere il quadrante ed il suo meccanismo ci sono troppe viti, sia sopra sia sotto la carrure (16 esterne, 8 interne), la corona, i pulsanti, la guarnizione del vetro e del fondello...Insomma, i punti teoricamente "critici" per una buona impermeabilità sono davvero troppi. 
Qui sotto andremo ad analizzare l'entrata di acqua all'interno della cassa ed i suoi effetti. Il cliente, prima di consegnare l'orologio, ha richiesto un preventivo ufficiale alla casa madre. Superfluo dire che in casi del genere il costo della riparazione è davvero spropositato.

Detto questo, soprattutto per movimenti di nuova generazione, i ricambi per gli "orologiai indipendenti" sono sempre più difficili da acquistare a causa delle politiche restrittive adottate dalle varie Maison. 
Fortunatamente, con un po' di pazienza, si riesce ancora a reperire tutto il necessario per poter compiere anche riparazioni di questo tipo.

La ruota a colonne completamente bloccata, probabilmente a causa della ruggine che si nota anche in superficie.

Rimossa dalla sua sede, con non poca fatica, abbiamo la conferma: ruggine anche nella sua sede. Va ripristinata e successivamente cambiata la ruota.

Il ponte del bariletto con la molletta di rimando.

La ruota centrale del cronografo era completamente bloccata, per rimuoverla è stato necessario forzarla al punto di piegarla irrimediabilmente.

La leva del martello, anch'essa deteriorata. In casi come questo, piuttosto che caricare il prezzo di un ricambio nuovo al cliente, preferisco procedere con un’operazione di ripristino del componente.

Dopo diverse operazioni di recupero e 4/5 componenti sostituiti, si passa al rimontaggio del meccanismo.

Dettaglio del gioco carica.

Partendo dal bariletto, si iniziano a rimontare i vari ruotismi.

La nuova ruota cronografica in posizione.

Chiudiamo il ponticello delle ruote intermedie del contatore ore.

Tutti i ruotismi cronografici al loro posto.

Si riassemblano infine i ruotismi del datario.