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Le Riparazioni

Lebois & co

Sul banco un cronografo Lebois & co, cassa 36mm in oro 18kt, equipaggiato da un bel calibro Valjoux 22. Lebois & co non è certo tra le marche più blasonate nel panorama orologiero, ma il pezzo in questione, nonostante i suoi 80 anni (credo di poter catalogare la produzione di questo pezzo negli anni ‘40), risulta ancora oggi godibilissimo al polso. Il movimento che muove questo cronografo è il celebre Valjoux 22, movimento equipaggiato nel corso degli anni anche da Maison di prestigio; utilizzato sia nella sua "forma base" (come in questo caso), ma anche come ebauche sulla quale lavorare apportando modifiche sia estetiche che di componentistica. Il calibro è un 14 linee e nasce nella sua prima versione (in principio il cronografo era monopulsante) nel lontano 1914; viene comunemente considerato il capostipite della cronografia vintage. Come detto sopra, è stato utilizzato da diverse Maison più o meno prestigiose ed è rimasto in produzione fino al 1974. Nel nostro caso ne troviamo uno in un discreto stato di conservazione. Ci sono degli inevitabili segni del tempo ma, considerato che l'orologio è stato riesumato per caso dall'interno di un cassetto, non ci possiamo lamentare!

Cassa - Fondello - Quadrante

Iniziamo togliendo il fondello a scatto trovandoci dinnanzi il movimento.

Successivamente, procediamo rimuovendo vetro e lunetta. Un appunto importante riguardo questi ultimi ed il fondello in oro: si tratta di elementi il cui oro è paragonabile ad una vera e propria sfoglia, la sua tenuta dopo tutti questi anni è sempre un punto critico.

Qui un dettaglio del gioco sfere.

Un particolare del fondello: si nota una riparazione segnata del 1952, possiamo quindi dedurre che l'orologio è sicuramente antecedente.

Togliamo il movimento dalla carrure e vediamo subito il motivo per il quale il pulsante non svolgeva la propria funzione: è un blocco di ruggine.

Osserviamo il movimento, pronto per essere lavorato.

Il movimento

Una volta tolta la ruota cannone nel lato del quadrante, si inizia ispezionando la parte cronografica.

Partiamo dalla molla che tiene il martello di rimessa a zero in posizione.

Facendo attenzione, togliamo quindi il martello di rimessa a zero.

Qui è possibile vedere tre particolari di quello che possiamo definire " il cervello" di ogni cronografo di qualità: la ruota a colonne. Questa ruota permette, grazie ai suoi denti a forma di sega e alle sue "colonne", lo smistamento di tutte le leve che permettono le funzioni cronografiche di Start-Stop-Reset.

Smontiamo il ponte della trasmissione della ruota conduttrice.

La ruota conduttrice alloggiata nel suo perno.

Ed ecco qui la ruota a colonne priva di quasi tutte le sue leve, tenuta in sede dalla sua vite.

Smontata la parte cronografica ci focalizziamo sul movimento "base" e troviamo subito un altro problema: la spirale è fuori sede, viaggia libera anzichè essere compresa tra le sue spinette di regolazione.

Rimosso il bilanciere, un dettaglio dell'ancora e della ruota scappamento.

La platina priva dei componenti finora citati.

Alcuni componenti nel liquido per il lavaggio manuale (per il lavaggio dei componenti più delicati si predilige ancora un lavaggio manuale, senza il supporto di macchinari).

Panoramica dei componenti a smontaggio quasi ultimato.

Durante l'ispezione dei componenti, prima di procedere con il lavaggio, viene fuori un altro problema: un dente del rocchetto di carica è spezzato. Ci sono due alternative in questo caso: la sostituzione con un pezzo nuovo di fornitura oppure la ricostruzione del dente stesso. Nonostante la fornitura di questo calibro non mancasse, ho preferito procedere con una ricostruzione per verificare se fosse possibile ottenere un risultato accettabile (per questo ringrazio ancora il cliente che ha acconsentito a questa soluzione). Nel caso specifico, il rocchetto di ricambio lo avevo disponibile in laboratorio, ma capita spesso, soprattutto per meccanismi antichi, che alcune componenti risultino indisponibili sia nella scorta personale sia in fornitura. I passaggi della ricostruzione si possono trovare Qui.

Mentre il meccanismo è nella macchina lavatrice per orologi, ci occupiamo della cassa cercando di rimettere in funzione il pulsante cronografico. Una volta tolta la ruggine (per quanto possibile) e ripristinato il corretto funzionamento di ogni componente, si riassembla il tutto: ogni elemento viene ulteriormente ispezionato, lubrificato e rimesso nella sua sede, si ricontrollano i giochi laterali ed assiali ed infine si passa alla micro-regolazione sia della parte cronometrica sia della parte cronografica.