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Le Riparazioni

Lemania rattrappante

Sul banco un oggetto molto particolare, un segnatempo sportivo con funzione rattrappante. Il Lemania in questione non è propriamente un orologio considerando che si può adoperare solamente per misurare degli intervalli di tempo. Questi strumenti sono stati progettati per la misurazione durante le gare sportive. Nel caso specifico, abbiamo un esemplare che possiede la possibilità di cronometrare due intervalli di tempo separati. Questa complicazione, utilizzata anche in alcuni cronografi da polso, viene denominata rattrappante o sdoppiante. Il movimento che muove il segnatempo è un Lemania 1210, un calibro robusto e piuttosto affidabile. Le finiture non sono di altissima qualità e lo smistamento avviene tramite delle camme anziché attraverso una ruota a colonne. La complicazione rattrappante in questo meccanismo è sviluppata nel lato del quadrante, questo rende la riparazione più scomoda e complessa. Nelle versioni moderne tale complicazione è quasi sempre costruita nel lato del movimento, rendendo di gran lunga più semplice la gestione delle varie regolazioni. Il bilanciere oscilla ad altissime alternanze e viene bloccato/sbloccato da una leva che ingrana con il plateau del bilanciere, costruito con una forma del tutto particolare. Nello specifico il movimento risulta bloccato, il proprietario sostiene che negli ultimi 60 anni non è mai stato revisionato, il che può fare immaginare lo stato dei lubrificanti dopo oltre mezzo secolo di attività.

Come far funzionare lo strumento: la misurazione del tempo parte premendo il pulsante sulla destra, con lo stesso pulsante si può interrompere la marcia della lancetta. Se si vuole prendere un primo intertempo basterà pigiare durante la marcia il pulsante di sinistra, questo farà "sdoppiare" la misurazione; una lancetta rimarrà ferma nell'istante in cui è stato premuto il pulsante, mentre l'altra continuerà a tenere il tempo senza interruzioni. Nel caso in cui si volesse sincronizzare nuovamente le lancette, basterà premere di nuovo il pulsante di sinistra e, immediatamente, la sfera "bloccata" si riallineerà con quella marciante. Per azzerare il tutto si preme il pulsante in centro. Il segnatempo possiede inoltre la funzione di contaminuti.

L'orologio è in condizioni strepitose. Il quadrante, le sfere ed il meccanismo risultano immacolati (esclusa una singola vite che appare molto rovinata). Iniziamo togliendo lunetta, lancette e quadrante. Si può notare come il quadrante sia tenuto in sede con due viti ben visibili su di esso. Rimuoviamo quindi i due fondelli, le viti ferma movimento, la corona, il disco di protezione in ottone, il pulsante di rimessa a zero e i due pulsanti delle rispettive lancette. Il movimento è fuori dalla cassa ed è quindi pronto per essere lavorato.

La complicazione

Partiamo dalla complicazione; ecco una panoramica generale del meccanismo rattrappante. Si nota subito come le finiture siano piuttosto grezze e non è presente minuziosa cura dei particolari. Il sistema a camme risulta però semplice ed intuitivo. 

Si possono qui apprezzare i due bracci che permettono lo "sdoppiamento". Svitiamo il ponticello di tenuta della ruota ed ispezioniamo i vari giochi assiali.

Il dettaglio della ruota rattrappante. Esistono diverse forme di leve alloggiate in questa ruota che permettono la funzione. La più nobile di queste risulta sicuramente quando lavora in congiunzione con un rubino impiantato alla sua estremità. Il funzionamento rimane comunque il medesimo: il martello viene pressato dalla sua molletta su di una camma frizionata nell'asse della ruota cronografica. Dell'intero meccanismo questo componente risulta di gran lunga il più delicato, bisogna far molta attenzione nel maneggiarlo.

Il meccanismo cronografico

Il lato movimento appare molto simile ad un classico cronografo con contatore minuti. Le ruote e le leve relative risultano identiche, facendo rimanere invariata quindi la classica ruota conduttrice e le varie ruote di trasmissione che conducono alla sfera contaminuti. La differenza è nell'assenza dello smistamento; nel caso specifico le camme si sviluppano nel lato opposto, quello del quadrante. 

Il "modulo" cronografico è quasi del tutto smontato, bisogna solamente rimuovere le due ruote impiantate a frizione: la ruota conduttrice e la ruota cronografica. 

Nel dettaglio possiamo apprezzare la particolare forma del plateau. Questa forma è necessaria per l'ingranamento con la leva che permette la funzione di start/stop dell'intero meccanismo.

Qui possiamo apprezzare la spirale con la sua particolare curva finale. Si può inoltre notare come sul pivot superiore dell'asse ci sia dello sporco.
 

Togliamo quindi l'ancora ed i vari ruotisimi dalla platina. Il meccanismo è completamente smontato. Si procede con la pulizia e l'ispezione di ogni componente prima di procedere al rimontaggio del tutto.

Il rimontaggio

Per comodità inizio rimontando tutte le leve nel lato del quadrante; queste leve possono essere rialloggiate anche senza la presenza dei componenti presenti nella parte opposta. Il discorso non vale ovviamente per la ruota rattrappante, quella verrà assemblata nell'ultimissima fase del rimontaggio. Si riposizionano quindi tutti i ruotismi nei rispettivi rubini, si verificano i vari giochi ed i vari ingranamenti.

Nella prima foto possiamo notare un dettaglio della fase di riassemblamento, nella seconda si nota l'utilizzo della potenza micrometrica Horia per piazzare i rubini. Nel caso specifico l'attrezzo viene utilizzato per frizionare in sede la camma presente sul perno della ruota cronografica. Si rimonta quindi la ruota rattrappante precaricando la molletta di spinta del martello e, infine, si controlla il giusto funzionamento della stessa. Lo strumento viene quindi incassato e testato in tutte le sue funzioni. 
Non erano presenti danni specifici, il segnatempo era semplicemente sporco e secco di lubrificanti. Questo bel Lemania può finalmente essere riutilizzato per cronometrare gare sportive!