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Le Riparazioni

Leonidas Chronograph

Sul banco un cronografo da polso in oro 18kt firmato Leonidas. L'orologio risulta non funzionante e necessita quindi di una revisione. Nel corso della riparazione si potrà notare come il problema principale era dovuto al rocchetto calzante che con il tempo ha perso la giusta frizione sul perno della ruota ore, diventando lasco al punto di sfilarsi dalla sua sede. L'orologio ha diversi problemi tipici dei cronografi dell'epoca, primo tra tutti il fondello che ha perso quasi completamente la propria tenuta sulla carrure. Il movimento utilizzato nel segnatempo non è di primissima qualità, infatti, al suo interno, troviamo un Landeron 48 con smistamento a navette. Questo tipo di meccanismo risulta abbastanza affidabile e, proprio per questo motivo, veniva spesso utilizzato in orologi non particolarmente prestigiosi; si notano immediatamente finiture eseguite in maniera piuttosto grossolana su quasi tutti i componenti. La caratteristica più affascinante di questo oggetto è senz'altro il quadrante. Il fondo bitonale si intona magnificamente alle due scale, tachimetrica e telemetrica, stampate rispettivamente in blu e rosso. La stampa della scala dei quinti di secondo del coronografo risulta nera, come anche le varie diciture della marca e del modello, oltre ovviamente ai due contatori posti ad ore tre e ad ore nove. Nel contatore cronografico posto ad ore tre troviamo una scala contaminuti divisa in trenta piccoli settori. Nello stesso contatore si ha inoltre la scala delle "tacche telefoniche". Si può facilmente notare in esso come il terzo, il sesto ed il nono minuto abbiano degli indici più lunghi e facilmente riconoscibili.

La cassa ed il quadrante

L'orologio è pronto per esser smontato. Si comincia rimuovendo il fondello esterno e successivamente il secondo fondello copri movimento.

Il magnifico quadrante con le varie scale colorate. Nella circonferenza esterna, in blu, troviamo la scala tachimetrica riportata in miglia; al centro, in rosso, la scala telemetrica che precede la scala più vicina agli indici; la nera, che rappresenta i quinti di secondo.

 

Il contatore ad ore nove con la lancetta dei secondi continui della cronometria.

Il contaminuti con l'aggiunta delle tre lunghe "tacche telefoniche".

Il movimento

Il meccanismo appare in discreto stato di conservazione. Come detto, la cura dei particolari non risulta eccelsa.

Il bilanciere con la racchetta di regolazione leggermente spostata verso la "s". Evidentemente l'orologio anticipava la marcia.

Rimosso il bilanciere ispezioniamo l'ancora ed i suoi giochi. La cura dell'anglage eseguito sul ponte lascia davvero a desiderare.

Il "cervello" di questo cronografo. Lo smistamento delle varie funzioni avviene grazie a questi leveraggi.

La trasmissione tra la cronometria e la cronografia è sempre guidata dalla ruota conduttrice impiantata sul perno della ruota secondi.

Altri due dettagli del meccanismo cronografico. A sinistra si nota la trasmissione del moto dalla ruota conduttrice alla ruota centrale del cronografo mentre a destra si può nuovamente apprezzare la "scarsa" cura dei dettagli: la molletta di spinta non è altro che un fil di accaio piegato ad hoc!

Il ponticello delle ruote cronografiche con il martello di azzeramento ancora in sede.

La ruota centrale del cronografo e la ruota contaminuti pronte per esser ispezionate.

Non resta che rimuovere i ruotismi della cronometria prima di capovolgere il tutto.

Anche nel lato quadrante la qualità delle finiture non è migliore. Nel complesso il sistema di rimessa risulta piuttosto "spartano" ma tutto sommato funzionale.

Il ripristino del rocchetto calzante

Nella fase di smontaggio il pignone calzante è "venuto via" insieme alla ruota cannone. In questi casi si lanterna il rocchetto. Esistono diversi metodi per eseguire tale operazione, personalmente utilizzo lo strumento mostrato in foto. Si prepara un tondino a misura per supportare il componente da stringere e si "martella" delicatamente lo strumento fino a raggiungere una frizione soddisfacente. L'operazione può richiedere diversi "avanti e indietro" ma è bene procedere con cautela per non rischiare di causare danni irreparabili.

 

Il rocchetto supportato dal tondino tornito a misura e pronto per esser lanternato.

Una volta raggiunto un risultato soddisfacente si testa il componente nella sua sede.

Il rimontaggio

Il bilanciere smontato per poter eseguire una corretta pulizia e la successiva lubrificazione.

Le ruota cronografica con la ruota contaminuti e la ruota intermedia nuovamente in sede.

L'orologio è finalmente rimontato. Come da routine è stata sostituita la molla di carica. Il rocchetto calzante, una volta lanternato, svolge nuovamente la propria funzione. La marcia risulta buona anche se, ovviamente, è poco realistico pretendere risultati di marcia stupefacenti lavorando su determinati meccanismi. La cassa non è stata ritoccata come da accordi con il cliente ed effettivamente, l'aspetto è ancora gradevolissimo. Nel complesso, grazie soprattutto al bellissimo quadrante, il segnatempo rimane ancora oggi un oggetto di indubbio fascino.