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Le Riparazioni

Omega Speedmaster 1863

Sul banco una recente versione del più celebre segnatempo di casa Omega: lo Speedmaster. L'orologio, come da tradizione è dotato di un calibro manuale ma, a differenza dei classici "moonwatch" questo speedmaster è dotato di un fondello a vista ed è equipaggiato dal calibro 1863. Questo calibro è un derivato del 1861 al quale vengono apportate alcune migliorie soprattutto estetiche. Nel lato "a vista" le finiture dei componenti risultano piuttosto curate e nel complesso il movimento appare ben rifinito, ad eccezione della meccanica lato quadrante che rimane infatti identica a quella del calibro "base". L'orologio non è stato pienamente accettato dai puristi del marchio poiché il fondello a vista snatura le forme originali dell'oggetto. In generale, il 1863, come del resto il 1861, risulta un movimento robusto e piuttosto affidabile. Nel caso specifico l'orologio era completamente bloccato ed è apparsa immediatamente evidente una vite spezzata all'interno di esso. Il cliente non ha richiesto un ripristino estetico di cassa, bracciale e vetro: è stata quindi necessaria esclusivamente la riparazione e la revisione del meccanismo.

La cassa ed il quadrante

L'orologio si presenta in discreto stato con normali segni di usura.

Iniziamo lo smontaggio rimuovendo il fondello a vista.

Un particolare della scala tachimetrica presente sulla lunetta.

Il quadrante, ad una prima ispezione superficiale, appare ottimamente conservato come l'intero gioco sfere.

Un dettaglio delle stampe a ore dodici mostrano invece dei segni piuttosto evidenti sparsi sul fondo.

Stesso discorso si nota ad ore sei. Le sfere risultano immacolate e nel complesso il quadrante rimane godibilissimo.

Lo smontaggio - lato quadrante -

Si inizia lo smontaggio partendo dal lato del quadrante. Il movimento non appare particolarmente rifinito nel lato "nascosto", infatti, non si notano evidenti differenze con i componenti utilizzati nel classico 1861.

Il martello di rimessa a zero e la trasmissione della ruota ore del cronografo.

Rimosso il ponticello di tenuta si nota come il pignone del barile conduce direttamente la ruota.

Il gioco carica classico del 1861. Risulta evidente il grasso "secco" tra i vari componenti.

Rimosso il copribascula si può smontare completamente tutto il gioco carica.

Lo smontaggio - lato movimento -

Si inizia rimuovendo il bilanciere e si controllano i vari giochi dello scappamento.

Il ponticello cronografico della ruota secondi e della ruota contaminuti marchiato Omega.

Il "cervello" dell'intero sistema cronografico. La camma di smistamento.

La vite della leva di "start-stop" spezzata nella sua sede. Fortunatamente è stato possibile rimuoverla senza complicazioni o ausilio di strumenti/liquidi/macchinari appositi.

Un dettaglio della ruota conduttrice del cronografo e delle varie leve che permettono il funzionamento dello stesso. 

La leva "stop" della ruota cronografica. Questo componente nel classico 1861 è in materiale sintetico, mentre nel 1863 è composto da due parti metalliche entrambe ben rifinite.

Si rimuove il ponticello cronografico con le tre ruote ed il cricchetto montato su di esso. Una volta disassemblati tutti i componenti della cronografia non rimane che smontare la parte cronometrica.

Nel dettaglio. si apprezza la ruota secondi con i suoi pivot molto lunghi. Questa ruota, grazie ai suoi pivot, trasporta nel lato del movimento la ruota conduttrice del cronografo mentre, nel lato del quadrante, conduce la lancetta dei secondi posta ad ore nove. Infine, prima di procedere con il lavaggio dell'intero meccanismo si rimonta in sede il bilanciere e si controllano le condizioni della spirale. Si può finalmente procedere con il lavaggio dei componenti.

 

Il rimontaggio

 
L'orologio è terminato, come detto il cliente non ha richiesto un ripristino estetico di cassa e bracciale. Come da prassi, oltre ovviamente alla vite spezzata, è stata sostituita la molla di carica ed il set completo di guarnizioni per garantire l'impermeabilità dell'oggetto. Il segnatempo marcia con buona regolarità e la tenuta della carica è soddisfacente, non resta che indossarlo nuovamente.