Sul banco un segnatempo classico dell'orologeria prodotto dalla ditta Panerai. Nello specifico abbiamo una moderna riedizione del Radiomir, equipaggiato dal movimento meccanico a carica manuale Eta 6497-2. Il meccanismo, utilizzato da decenni dalla italica, viene ideato e commercializzato per anni dalla Maison svizzera Unitas (UT 6497). Negli anni a seguire, il colosso elvetico ETA ha acquisito tale meccanismo e lo ha ri-commercializzato sotto proprio nome modificandone semplicemente la numerazione. L'orologio, passato per l'assistenza ufficiale, ha iniziato dopo qualche mese a dare nuovamente problemi di marcia, questo era dovuto ad alcuni elementi che ostacolavano il corretto funzionamento della ruota scappamento. Ovviamente sarebbe stato sufficiente rimuovere il "pelucchio" che impediva il funzionamento dei componenti per ripristinarlo e renderlo fluido, ma prima di identificare la problematica è stato necessario smontare praticamente l'intero meccanismo. Una volta disassemblati quasi tutti gli elementi è stata ovviamente eseguita una revisione completa per non rischiare di incappare nuovamente in altre problematiche.
La cassa tipica della Maison ha un diametro di 45 millimetri.
La corona marchiata con il logo OP creato nei primi anni Ottanta.
Sulla fibbia troviamo invece l'incisione della ditta per esteso.
Il quadrante ottimamente conservato riporta su di esso tutte le diciture utili per identificare il modello specifico.
Inizialmente le paste luminose utilizzate per riempire numeri e lancette erano altamente nocive. In tempi moderni queste ultime sono state sostituite con soluzioni assolutamente innocue per l'incolumità sia dell'operatore sia del proprietario dell'oggetto.
Estratto dalla carrure possiamo apprezzare il meccanismo. Questo appare estremente semplice nei suoi pochi componenti e discretamente rifinito.
Si nota come il lato del quadrante possiede una finitura "perlage" a differenza del lato dei ponti che propone finiture a "côtes de Genève.
Si inizia lo smontaggio dell'intera macchina partendo dallo scaricamento della molla di carica.
Si rimuove immediatemente il ponte del bilanciere e si controlla lo stato dei perni dell'asse.
Prima di disassemblare l'ancora si testano tutte le funzionalità dello scappamento.
Il movimento, come detto, appare discretamente rifinito e lo si può notare anche dalla cura ricevuta dalla ruota corona e dal rocchetto di carica.
Prima di rimuovere il ponte dei ruotismi si controllano le varie funzionalità alla ricerca del problema che compromette la marcia del segnatempo.
Le ruote che compongono il treno del tempo appaiono in ottimo stato e la loro disposizione permette direttamente la trasmissione dei secondi "al sei".
Capovolgendo il movimento ci occupiamo del lato del quadrante con il sistema di rimessa. Nella foto si possono apprezzare i ruotini di rinvio e la bascula in posizione. Tempo fa è capitato di dover ricostruire la bascula di un panerai vintage per il quale il cliente non voleva utilizzare un componente "dozzinale" visto l'importante valore del segnatempo. QUI potete trovare la ricostruzione della stessa.
In queste ultime immagini troviamo a confronto le due platine. L'unitas 6497 ed il moderno Eta 6497-2.
Come detto in precedenza l'orologio era stato da poco revisionato dalla casa e lo stato generale dei componenti era assolutamente impeccabile. Capita a volte che un "pelucchio" quasi invisibile crei problemi giganti all'interno di tolleranze cosi minime. La revisione non ha dato alcun tipo di problematica e l'orologio ha iniziato immediatamente a marciare con ottima precisione. L'orologio è finalmente pronto per esser indossato nuovamente.