
Sul banco un Rolex GMT-Master 16750 del 1986. L'orologio appare in ottime condizioni generali e, nonostante gli oltre trent'anni di attività, risulta ancora oggi un esemplare attualissimo nelle sue linee. Nello specifico il segnatempo può esser definito un oggetto "transizionale" poiché abbina un "vetro plastica", tipico della referenza 1675 e precedenti, ad un quadrante "bicchierini" utilizzato proprio a partire dalla seconda metà degli anni Ottanta. Il 16750 nasce infatti con il classico quadrante "pallettoni" ma, negli ultimi anni della produzione adotta il più moderno "bicchierini" che verrà in seguito utilizzato in tutte le nuove referenze sportive della casa coronata.
La novità più importante adottata rispetto alla referenza 1675 è sicuramente relativa al meccanismo: il predecessore utilizza un calibro 1575 mentre in questo modello troviamo il più moderno 3085. La differenza più sostanziale tra questi due movimenti è sicuramente relativa al cambio rapido del datario, presente esclusivamente nei modelli della serie "30xx".
L'orologio è arrivato in condizioni meccaniche discrete; la marcia era abbastanza precisa ma la durata della carica piuttosto ridotta, inoltre, il sistema di ricarica e rimessa dell'ora tramite la corona di carica risultava eccessivamente "duro" a causa di mancanza di lubrificazione dei componenti. La cassa in accordo con il cliente non è stata toccata ma è stato effettuato un leggero ripristino del vetro con le apposite paste lucidanti.
La referenza incisa tra le anse ad ore dodici.
Un dettaglio della classica ghiera bicolore.
L'interno del fondello marchiato sempre 16750.
Le sfere ancora in posizione; si può notare come la posizione della lancetta ore e della lancetta GMT sia invertita se paragonata alla referenza 1675.
Una panoramica delle quattro sfere del segnatempo. L'ordine di montaggio è intuibile dalla grandezza del foro di ogni specifica lancetta.
Nel retro del quadrante troviamo come sempre il marchio del produttore dello stesso. La lettera "B" identifica la ditta svizzera Beyeler.
Nelle tre foto qui sopra si apprezzano i dettagli delle varie stampe: si nota inoltre qualche alone di umidità ad ore tre dovuto probabilmente al tempo trascorso dall'orologio all'interno di una cassaforte piuttosto umida.
Si inizia come sempre rimuovendo l'intero ponte dell'automatico. Nel calibro 3035 troviamo tutte le incisioni fondamentali proprio su questo ponte superiore.
Il movimento è pronto per esser disassemblato in ogni suo componente.
Per prima cosa si rimuove il ponte del bilanciere.
Una volta scaricata la molla di carica si disassembla il ponte dell'ancora.
Il ponte del bariletto con tutti i componenti ancora in sede: prima di rimuvore il tutto si testa la funzionalità del treno di ruote.
Si rimuovono con attenzione i due ruotini di rinvio che risultano spesso malandati a causa dell'utilizzo in assenza di lubrificazione.
Rimossi i ponti si apprezza l'intero treno di ruote del tempo oltre alla leva in ottone che ha la funzione di "stop" durante la rimessa.
Il meccanismo non sembra aver avuto alcun tipo di ripercussione dovuta all'entrata di umidità infatti, anche nel lato del quadrante, appare tutto in perfetto ordine.
La ruota che permette lo scatto istantaneo del datario è tenuta in sede da una vite particolare per cui è necessario utilizzare un utensile apposito.
Rimossa la ruota troviamo la leva con il rubino scorrevole alloggiato in essa. Nei calibri antecedenti il rubino veniva montato nel lato opposto della leva.
Si continua lo smontaggio dei vari componenti del sistema di rimessa per poi procedere con il lavaggio e successiva lubrificazione del tutto.
Il segnatempo è risultato in ottime condizioni generali pertanto la revisione non ha portato particolari problemi. Come da routine è stata sostituita la molla di carica oltre ovviamente al set completo di guarnizioni, inoltre, è stato deciso in accordo con il cliente, di procedere con la sostituzione del perno della massa oscillante poiché esso presentava uno stato di usura eccessivo. Come anticipato in precedenza la cassa ed il bracciale non sono state ripristinate ma è stata necessaria solamente una leggera lucidata al vetro. Terminata la lavorazione l'orologio ha iniziato a marciare con buona precisione ed ottima riserva di carica. Il problema relativo alla durezza durante la carica manuale e la rimessa dell'ora è stato ovviamente risolto grazie alla lubrificazione dei componenti in gioco. L'orologio nel complesso non dimostra affatto i suoi oltre trent'anni di attività ed è finalmente pronto per esser indossato nuovamente.