Sul banco un bellissimo Rolex 1675 prodotto nel 1967. L'orologio si presenta in ottimo stato generale, la cassa risulta ancora "piena" di materiale ed il meccanismo appare in discreto stato sia funzionale sia estetico. Il quadrante, originale e coevo, presenta la caratteristica della lettera "E" di Rolex allungata rispetto alle altre versioni dello stesso; questa particolarità è il motivo per il quale viene catalogato dai collezionisti come un quadrante "long E". Molto probabilmente i trizi degli indici sono stati ritoccati nel corso degli anni ma, il lavoro effettuato su questi ultimi, è di buonissima fattura e non inficia assolutamente la bellezza dell'oggetto. Il calibro incassato in questo segnatempo è lo storico Rolex 1575 ma, nonostante ciò, sul ponte dell'automatico troviamo comunque la sigla 1570. Il fermo macchina nei calibri 15xx è stato aggiunto dalla casa ginevrina nel 1971 ed è per questo che il movimento specifico ne è sprovvisto. Il set di sfere è probabilmente successivo alla nascita dell'oggetto; dettaglio di poco conto, considerato che era prassi comune sostituire questi componenti durante i normali servizi di manutenzione.
Tra le anse ad ore dodici troviamo come sempre inciso il numero della referenza del segnatempo.
Nel fondello troviamo inciso il nome della Maison, il brevetto svizzero riguardante la cassa ed il materiale della stessa.
Sempre nel fondello troviamo altre informazioni utili come la referenza dell'oggetto e l'anno di produzione del componente: 1967.
La ghiera girevole nella sua versione più classica rossa e blu. Nei modelli vintage la sfera delle 24 ore non risulta indipendente dalla lancetta della cronometria ed il fuso orario viene dato esclusivamente dal posizionamento della ghiera rispetto a quest'ultima. Un'altra differenza rispetto ai modelli più moderni è data dalla rotazione della ghiera intorno al vetro, nei modelli attuali la ghiera gira scattando di ora in ora mentre, nelle prime versioni, la rotazione risultava lineare e non guidata da alcuna molletta di tenuta.
Il quadrante come detto è in ottimo stato di conservazione, soprattutto considerato l'oltre mezzo secolo di vita.
Nel dettaglio si può apprezzare la particolare forma allungata della lettera "E" che determina il soprannome "long E"
Ad ore sei le scritte rimangono perfettamente conservate, si notano soltanto qualche piccolo segno e del trizio fuori posto.
Una volta rimosso e capovolto il quadrante troviamo la firma della ditta produttrice: la storica ditta di quadrantai Singer.
Il set completo delle lancette; nel calibro 1575 la sfera delle 24 ore è la prima ad essere inserita in posizione.
Si inizia con lo smontaggio del meccanismo partendo dal lato del quadrante.
Dopo aver smontato il disco del datario si rimuove la ruota cannone.
Utilizzando l'apposito utensile si svita il dado sinistro della ruota scatto data.
Nei calibri 15xx il rubino che scivola sulla camma della ruota scatto data e che permette con essa lo scatto istantaneo del datario è posto sotto la leva a differenza dei calibri più moderni nei quali troviamo lo stesso rubino posizionato nella parte opposta. Il sistema di rimessa, dal design molto semplice, risulta estremamente efficace nello svolgimento delle sue funzioni.
Sul ponte superiore del modulo dell'automatico troviamo inciso il numero del calibro base, il 1570.
Nella parte opposta dello stesso ponte appaiono diverse diciture con le caratteristiche del movimento.
Un dettaglio in cui si possono apprezzare i diversi "livelli" presenti nell'intero meccanismo.
Rimosso il modulo dell'automatico si può osservare il sistema di trasmissione del moto alla lancetta dei secondi.
Il ponte del bariletto appare piuttosto sporco di vecchi lubrificanti ormai secchi e quindi deleteri per il corretto funzionamento.
Disassemblati tutti i ponti possiamo iniziare ad ispezionare i pivot, i pignoni e le ruote del treno della cronometria.
Una volta rimossi tutti i componenti si procede con le classiche operazioni di ispezione, lavaggio, riassemblaggio e lubrificazione. Il meccanismo era in buono stato generale ed è stato sufficiente sostituire la molla di carica per ottenere discreti risultati sia di marcia che di tenuta della riserva di carica. In accordo con il cliente non si è proceduto nè con la lucidatura nè con la sostituzione del vetro. Una volta riassemblato il tutto, compreso lo splendido bracciale a "ribattini", il segnatempo è stato testato nelle varie posizioni ed infine riconsegnato. Nonostante oltre mezzo secolo di vita si può dire con certezza che l'oggetto appare ancora oggi attualissimo come linee e ben performante come prestazioni cronometriche.