Sul banco uno degli ultimi esemplari prodotti dello storico Submariner referenza 5513. Il segnatempo è infatti un seriale "L65 XXX", questo ci permette di catalogarlo con quasi assoluta certezza nel 1989. La produzione di questa storica referenza inizia nel lontano 1962 e termina proprio nel 1989 dopo ventisette anni di onorata carriera. Il Submariner 5513 nasce come alternativa economica alla già nota referenza 5512. Questi due orologi sono molto simili tra di loro e la differenza più sostanziale è sicuramente l'esistenza di certificazione cronometrica presente in ogni 5512, certificazione assente nei 5513. La cassa, il fondello ed il quadrante sono fondamentalmente rimasti invariati nel corso dell'intera produzione, contrariamente ai quadranti che sono apparsi in diverse configurazioni. Per quanto riguarda i quadranti, la più importante differenza è certamente legata al passaggio tra gli indici a "pallettoni" ed i più moderni indici a "bicchierini". Nello specifico, essendo uno degli ultimissimi prodotti, il quadrante è ovviamente "bicchierini" ed il particolare binomio "vetro plastica/indici bicchierini" può farci catalogare il segnatempo nella categoria degli sportivi "transizionali". Dopo esser caduto a terra il meccanismo ha riportato diversi problemi di funzionamento ed è stato necessario un ripristino generale della maggior parte dei giochi assiali per ottenere nuovamente una marcia accettabile.
Tra le anse ad ore dodici troviamo incisa l'esatta referenza del segnatempo: 5513.
Il fondello, come spesso capita riporta incisa una referenza diversa, la 5512.
Un dettaglio della ghiera girevole ancora priva di scatti unidirezionali.
Il quadrante come detto è con indici bicchierini ed appare ottimamente conservato così come l'intero gioco delle lancette. Rimosso dal meccanismo si può apprezzare il marchio del fabbricante mentre, nella terza foto, si nota come nonostante fossero ormai arrivati gli anni Novanta, il materiale luminescente utilizzato negli indici fosse ancora il trizio.
Si inizia lo smontaggio del segnatempo partendo dalla rimozione della massa oscillante e dell'intero sistema di ricarica del modulo automatico. I componenti appaiono in buono stato ed è stato necessario solamente regolare al meglio i giochi assiali per ritrovare il corretto funzionamento del modulo.
Una volta disassemblato il sistema di ricarica possiamo apprezzare l'intero meccanismo.
La marcia del bilanciere viene regolata da due "masselot" anziché dalle classiche viti "microstella".
Sotto al volantino troviamo inciso il marchio della casa ginevrina.
Rimosso il ponte della cronometria si inizia l'ispezione del treno del tempo.
Le quattro ruote ancora in posizione pronte per esser disassemblate.
Nel lato del quadrante possiamo notare l'assenza di tutti gli elementi che caratterizzano l'aggiunta della funzione del datario.
Nel dettaglio si apprezza l'alloggiamento creato per la ruota scatto data che nello specifico calibro rimane ovviamente vuoto.
Il sistema di rimessa della serie 15xx non propone lo scatto rapido della data quindi il copribascula rimane identico per tutte le varianti.
L'urto subito dall'oggetto ha creato, come detto, diversi problemi di fluidità tra i componenti. Le conseguenze maggiori sono state a carico dell'asse del bilanciere e degli invertitori dell'automatico. Nel complesso fortunatamente il meccanismo ha ricominciato a marciare con buona regolarità. Il volantino risultava piuttosto danneggiato ma la sostituzione dello stesso è stata considerata eccessivamente costosa ed il cliente ha acconsentito ad un ripristino manuale dello stesso. Il modulo dell'automatico ha ripreso il corretto funzionamento ed il segnatempo, una volta riassemblato, ha ricominciato a marciare con buona regolarità.