Sul banco lo storico cronografo Rolex 6238. Noto anche come "Pre-Daytona" è considerato il precursore della storica linea di cronografi sportivi prodotti dalla casa coronata. Lo specifico esemplare è stato prodotto nel 1967 e nel complesso appare in buono stato di conservazione. Il fondello, come spesso accadeva all'epoca, riporta l'incisione di una referenza diversa rispetto a quella riportata tra le anse. Troviamo inoltre lo stampo "CRS" acronimo della storica ditta produttrice Charles Rodolphe Spillmann. Il quadrante presenta qualche fioritura, ma nel complesso appare gradevole così come l'intero gioco sfere. Il meccanismo cronografico è un derivato del celebre Valjoux 23, rinominato in seguito dalla Maison 722. Nonostante un sistema brevettato e molto efficiente della corona di carica, il 6238 rispetto ai più moderni Daytona a carica manuale utilizza pulsanti della cronografia a "pompa"; questo sistema sicuramente non favoriva la buona tenuta dell'impermeabilità. La riparazione non ha portato complicazioni particolari, soltanto la cassa era stata malamente lavorata con le corna inspiegabilmente lucidate a specchio.
Tra le anse ad ore dodici troviamo l'incisione della referenza: 6238
Il fondello riporta la referenza di un modello differente, la 6239.
Nelle foto qui sopra possiamo apprezzare diversi dettagli del quadrante. Le scritte appaiono perfettamente conservate, mentre sul fondo troviamo qualche fioritura. Ad ore sei l'indicazione del materiale luminescente utilizzato al tempo per sfere ed indici, il trizio.
Sul retro il marchio del produttore del quadrante, la storica ditta Singer.
Un dettaglio delle diverse altezze delle lancette ore, minuti e crono.
Una volta disassemblato il meccanismo dalla carrure e rimossi quadrante e lancette ci troviamo di fronte lo storico calibro 722.
Il ponticello della cronografia nella rara configurazione a due scritte.
Sotto il ponte del bilanciere la specifica referenza del movimento.
Troviamo ulteriori incisioni sopra il ponte delle ruote secondi e scappamento.
Il cervello del cronografo: la ruota a colonne con tutte le leve annesse ad essa ancora in sede.
Per prima cosa si rimuove il martello di azzeramento e la molletta di spinta.
Rimosso il ponticello della cronografia troviamo la ruota centrale del cronografo e la ruota contaminuti.
Si continua lo smontaggio passando per la leva di azzeramento.
La ruota a colonne priva di ogni leva annessa ad essa.
Disassemblati tutti i ponti ci troviamo davanti l'intero treno del tempo. Nel dettaglio si apprezza la buona fattura delle finiture e il discreto stato di conservazione di tutti i componenti.
La revisione non ha portato particolari problemi ed è stata necessaria esclusivamente la sostituzione della molla di carica per raggiungere dei buoni risultati di marcia e di tenuta. I pivot della ruota mediana e della ruota secondi risultavano piuttosto segnati ed è stato quindi effettuato un lavoro di ripristino utilizzando la tecnica del pivotage. Due lancette sono state leggermente piegate durante le operazioni di smontaggio ed è stato necessario ripristinarle al meglio; molto spesso capita di trovare lancette non perfettamente in piano ed il tentativo di aggiustamento non risulta difficile, ma rimane sempre un'operazione da effettuare con estrema cautela. Per il momento si è cercato di ripristinare l'estetica della cassa senza alcuna aggiunta di materiale: le corna son state lucidate a specchio ed è stato necessario satinare nuovamente le stesse cercando di asportare la minor quantità di materiale possibile.