Sul banco un bel cronografo sportivo prodotto dalla Zenith. L'orologio incassa lo storico calibro El primero prodotto per la prima volta nel 1969 della Maison di Le Locle. Il segnatempo è arrivato con diverse problematiche di natura estetica e meccanica: la marcia risultava irregolare, il contaminuti del cronografo non svolgeva propriamente la sua funzione, la chiusura universale del bracciale risultava spezzata ed infine il vetro aveva perso una parte dell'antiriflesso creando un effetto visivo del quadrante poco gradevole. Il calibro El Primero, nello specifico la referenza 400 Z, è storicamente un movimento molto delicato e necessita delle giuste attenzioni per preservarne l'integrità. La particolarità sicuramente più importante legata al calibro sono le 36.000 alternanze l'ora del bilanciere, una vera innovazione al tempo dell'invenzione di questo macchinario. La molla relativa alla ruota dello scatto istantaneo del datario, come spesso accade, è stata trovata spezzata e questo non permetteva la corretta funzione del disco del calendario. Un altro elemento storicamente molto fragile del movimento è la ruota dell'automatico, quest'ultima ha montati su di essa quattro delicatissimi cricchi che spesso si trovano spezzati o troppo indeboliti dall'usura per svolgere propriamente la loro funzione. Nello specifico la ruota ha necessitato solamente di una leggera modifica ai cricchi per poter continuare a svolgere correttamente la sua funzione.
La cassa in acciaio non possiede nessun componente di tenuta con un sistema di chiusura "a vite", questo indubbiamente non va a vantaggio di una buona impermeabilità del segnatempo. Il fondello a vista permette una bellissima panoramica completa del movimento.
Alcuni dettagli del quadrante argentè. Lo stato delle stampe è ottimamente conservato e l'aspetto generale dello stesso appare gradevolissimo.
Il rotore di carica con incisa la marca ed il modello del segnatempo.
Sul ponte dei ruotismi del cronografo e dell'automatico troviamo l'esatto nome del meccanismo "400Z".
Prima di rimuovere le tre viti che tengono in sede la massa oscillante si controlla il corretto funzionamento della stessa.
Si inizia lo smontaggio partendo dalla rimozione della leva del martello di rimessa a zero del cronografo.
Rimosso il ponte si apprezza il martello in sede e l'eccentrico montato su di esso per permettere la regolazione.
La ruota dell'automatico e i delicatissimi sistemi di slittamento montati su di essa.
Un dettaglio della ruota centrale del cronografo e della ruota contaminuti.
Il sistema di smistamento cronografico del movimento è affidato alla ruota a colonne.
In questa macro si vede chiaramente della sporcizia tra i denti della ruota conduttrice e la ruota della trasmissione.
Si può finalmente rimuovere la ruota a colonne e gli ultimi componenti presenti sul ponte dei ruotismi.
Rimosso il ponte delle ruote si nota immediatamente diversa sporcizia depositata tra i vari componenti che inevitabilmente comprometteva un corretto funzionamento della cronometria.
Il lato del quadrante non appare in condizioni migliori. Anche in questo caso i componenti appaiono sporchi e completamente privi di lubrificanti frutto di troppi anni senza le giuste attenzioni nei confronti del segnatempo.
Una volta rimosso il ponticello di tenuta della molla scatto data non risulta difficile intuire il motivo del malfunzionamento del sistema del calendario: la molla è spezzata.
Prima di completare lo smontaggio si ispeziona lo stato dei denti presenti sulla ruota conta-ore del cronografo e, successivamente, il corretto funzionamente del sistema di rimessa e ricarica dell'orologio. Rimossi tutti i componenti si procede alla pulizia dell'intero meccanismo.
L'orologio, pur non partendo da condizioni strepitose, grazie alla sostituzione della molla di carica e di tutti gli altri componenti eccessivamente usurati ha ricominicato a marciare immediatamente con buona regolarità. Il calibro El Primero storicamente non raggiunge picchi di amplitudine altissimi, infatti, un'oscillazione a 270° si può considerare più che soddisfacente. La molla dello scatto data è stata sostituita con un componente di nuova generazione che garantisce una funzionalità sicuramente maggiore nel tempo. Il sistema di ricarica automatica, dopo una corretta lubrificazione e qualche aggiustamento è tornato ad essere funzionante e discretamente prestante. Nel complesso il segnatempo è tornato a svolgere tutte le funzioni correttamente e, grazie ad un leggero ripristino estetico, anche la vista al polso sarà sicuramente più godibile.